Amministrazione & Finanza
Le novità della Legge di Bilancio 2022 sul Credito d'imposta
La Legge di Bilancio 2022, proroga il credito d’imposta per investimenti in beni strumentali nuovi 4.0 fino al 2025 mentre, a partire dal 2023, scompare il credito d’imposta sui beni strumentali nuovi non aventi le caratteristiche di Industria 4.0.
Come poter beneficiare del del credito d'imposta investimenti e per quale tipologia di beni acquisiti?
Dal 2023 al 2025 - Le novità
Beni materiali 4.0*
- 20% del costo per la quota di investimenti fino a 2,5 milioni di euro
- 10% del costo per la quota di investimenti oltre i 2,5 milioni di euro e fino al limite di costi complessivamente ammissibili pari a 10 milioni di euro
- 5% del costo per la quota di investimenti tra i 10 milioni di euro e fino al limite di costi complessivamente ammissibili pari a 20 milioni di euro.
*Il credito d’imposta può essere esteso fino al 30 giugno 2026 a condizione che entro la data del 31 dicembre 2025 il relativo ordine risulti accettato dal venditore e sia avvenuto il pagamento di acconti in misura almeno pari al 20 per cento del costo di acquisizione.
Beni immateriali 4.0*
- 2023: 20% del costo nel limite massimo dei costi ammissibili pari a 1 milione di euro
- 2024: 15% del costo nel limite massimo dei costi ammissibili pari a 1 milione di euro
- 2025: 10% del costo nel limite massimo dei costi ammissibili pari a 1 milione di euro.
*Il credito d’imposta può essere esteso fino al 30 giugno 2026 a condizione che entro la data del 31 dicembre 2025 il relativo ordine risulti accettato dal venditore e sia avvenuto il pagamento di acconti in misura almeno pari al 20 per cento del costo di acquisizione.
Il credito di imposta è cumulabile con altre agevolazioni che abbiamo ad oggetto i medesimi costi, a condizione che tale cumulo non porti al superamento del costo sostenuto.
A cosa serve?
Supportare e incentivare le imprese che investono in beni strumentali nuovi, materiali e immateriali, funzionali alla trasformazione tecnologica e digitale dei processi produttivi destinati a strutture produttive ubicate nel territorio dello Stato.
Quali sono i reali vantaggi?
A tutte le imprese che effettuano investimenti in beni strumentali nuovi destinati a strutture produttive ubicate nel territorio dello Stato è riconosciuto un credito d’imposta, in base a determinate condizioni, precedentemente illustrate in questo articolo.
A chi si rivolge?
A tutte le imprese residenti nel territorio dello Stato, incluse le stabili organizzazioni di soggetti non residenti, indipendentemente dalla natura giuridica, dal settore economico di appartenenza, dalla dimensione, dal regime contabile e dal sistema di determinazione del reddito ai fini fiscali. Il credito d'imposta per gli investimenti in altri beni strumentali materiali tradizionali è riconosciuto anche agli esercenti arti e professioni, ai soggetti aderenti al regime forfetario, alle imprese agricole ed alle imprese marittime.
Come si accede?
Per i beni tecnologicamente avanzati materiali e immateriali, le imprese sono tenute a produrre una perizia tecnica rilasciata da un ingegnere o da un perito industriale, iscritti nei rispettivi albi professionali o un attestato di conformità rilasciato da un ente di certificazione accreditato, da cui risulti che i beni possiedano le caratteristiche tecniche idonee e siano interconnessi al sistema aziendale di gestione della produzione o alla rete di fornitura. Per i beni di costo non superiore a 300.000 euro è sufficiente una dichiarazione resa dal legale.
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